Sgradevole è bello. Sembra seguire questo principio Todd Solondz quando si appresta a scrivere un film. Forse per provare a incantare la critica, sicuramente per deludere le case di distribuzione. Nel 1998 con Happiness aveva conquistato la giuria del Festival di Cannes ma l’Universal si era rifiutata di far uscire la pellicola negli Stati Uniti. Con PERDONA E DIMENTICA – Life during wartime il regista ha ripreso in mano le fila del complicato e scabroso racconto di Happiness con un risultato poco differente: ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura all’ultimo festival di Venezia e, solamente grazie all’Archibald, una coraggiosa casa di distribuzione nostrana, il film uscirà in Italia, mentre nel resto del mondo dovranno ancora aspettare. A più di dieci anni di distanza, Solondz non si è cimentato in un semplice sequel ma in un’originale variazione sul tema: ha ripreso gli stessi personaggi con attori diversi e per ognuno sembra che il tempo sia passato a velocità differenti . E se alcune situazioni riprendono da dove le avevamo lasciate, altre sono completamente nuove. Quello che non è cambiato è la brutale ironia con cui l’autore dipinge la società americana di oggi. Le tre sorelle Joy, Trish e Helen cercano in tutti i modi di perdonare qualcuno o dimenticare qualcosa, con l’unica utopia di raggiungere una serenità agognata fin dal film precedente. La pedofilia, la sessualità tra anziani, la depressione che può portare al suicidio, gli psicofarmaci distribuiti come caramelle, sono tra i temi raccontati da Solondz con una schiettezza che disturba violentemente lo spettatore. Anche la tradizione ebraica entra nello spietato e frammentato ritratto americano (Moni Ovadia ha contribuito all’adattamento dei dialoghi italiani). Un film ossimoro: sgradevole nei contenuti e delizioso nella forma. Fotografato ad arte da Ed Lachman (I’m not there, Far from Heven) e interpretato da un coro di attori di cui ognuno indispensabile, anche nelle parti più piccole. Devastanti e indimenticabili i cinque minuti di Charlotte Rampling. Un cinema coraggioso che parla dell’oggi senza pietà, che forse non fa sognare ma certamente fa riflettere. gm
PERDONA E DIMENTICA – Life during wartime
17 aprile 2010 di ultimospettacolo
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